STRETTA SULLE PENSIONI D'ORO. SU UN ASSEGNO DA 120MILA € 1.710 € DI TAGLIO.

E' come se l'Irpef applicata a questi redditi salisse in un colpo solo dal 44,3% al 67%. Intanto però, le categorie interessate, come preannunciato, e come accadde con simile provvedimento previsto dal Governo Monti, sono già pronte a fare ricorso.


Taglio alle pensioni d'oro. Dopo aver messo in campo quota 100, l'Inps da giugno si prepara a applicare questo provvedimento che dovrebbe aumentare l'equità del sistema. Un provvedimento che è previsto duri 5 anni e che limerà qualcosa agli assegni sopra i 100000 euro lordi annui, in totale circa 24mila pensionati in Italia. Un'operazione che nel suo complesso determinerà un risparmio di 415 milioni di euro arrivando a finanziare meno del 5% dell'operazione quota100 (nel suo sviluppo triennale). Un pensionato da 120mila euro lordi annui lascerà sul banco 1710 euro netti ogni 12 mesi (13 mensilità). Si parte da giugno ed è ancora da capire come verrà conguagliato il taglio dei primi 5 mesi del 2019 che non è stato applicato. Il taglio determinerà una riduzione del reddito pensionistico annuo dell'1,36% su importi di 110mila euro salendo al 24% di minori entrate per i pochissimi che godono di un assegno annuo superiore ai 500mila euro. Tutti questi calcoli e queste previsioni senza dimenticare che le categorie interessate hanno già annunciato ricorso contro un provvedimento che rischia ancora una volta di essere bocciato per incostituzionalità.






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