L'EUROPA SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI, TRA IERI OGGI E DOMANI.

L'uscita dalla Brexit, le spinte sovraniste ed ancora i venti indipendentisti di Catalogna e Scozia.


E' stato Franco Chittolina, presidente della Fondazione ApicEuropa, e per 25 lunghi anni a Bruxelles presso le Istituzioni Europee come responsabile informazione prima al Consiglio dei Ministri poi alla Commissione Europea, ad aprire la tre giorni di formazione a Varazze dei Pensionati Cisl cuneesi. Una giornata intesa quella di mercoledì 02 ottobre, nella quale i dirigenti dei Pensionati Cisl hanno ascoltato ed interloquito con Chittolina sull'Europa di ieri oggi e domani. "Un pessimista è solo un ottimista bene informato". Così esordisce il presidente della Fondazione ApicEuropa. Perchè per capire occorre essere informati. Ed essere informati in un contesto di fake news e messaggi spot via social diventa sempre più complesso. Quella che viene descritta è un'Europa alla costante ricerca di un equilibrio sociale e politico. Un'Europa che manca di spirito comune, ieri come oggi costruita su due faglie difficili da eliminare. Quella tra nord e sud, tra la cultura protestante e quella cattolica e quella tra est ed ovest, tra chi l'Europa l'ha fondata e chi vi è entrato dopo la caduta del muro di Berlino (1989) e dopo 12 anni di anticamera difficili da digerire. Su queste due faglie oggi l'Europa si trova di fronte a sfide tremendamente complesse in attesa che trovi finalmente una soluzione la Brexit e che le spinte sovraniste trovino risposta nelle nuove istituzioni europee. Il rischio di una disgregazione dell'Unione è forte ed è un rischio che però non possiamo permetterci. Sul tema delle spinte autonomiste la posizione di Chittolina è chiara: "Le autonomie vanno concesse. E' l'unico modo per salvare l'Europa. Garantire l'autonomia in un contesto federale. Solo così ci sarà un futuro europeo".






  
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