Nonni sempre più colonna portante di molte famiglie in una rinnovata versione di famiglia patriarcale. Rappresentano le chiavi irrununciabili di un welfare fai da te (in assenza di uno Stato in grado di provvedere). Per 1 cuneese su 2 la soluzione migliore è affidare i figli ai nonni. Una scelta determinata anche da una nuova condizione sia dei padri che dei nonni. Da un lato le nuove generazioni di figli/genitori hanno spesso lavori precari (quindi con retribuzioni non sempre sufficienti) e altrettanto sovente lavori che impongono loro ritmi di vita frenetici difficilmente conciliabili con le esigenze famigliari. Ed allora ecco i nonni che dal canto loro sono la versione 2.0 rispetto alla generazione di nonni che li ha preceduti. Ve ne sono una buona metà che godono di buona salute, un 33% che ha dimestichezza con le nuove tecnologie ed un 27% che ha un buon livello di istruzione. E vivono la loro terza età come una seconda giovinezza. Cene, viaggi, usciti culturali, senza rinunciare alla cura del loro corpo e del loro benessere. In questo contesto i nonni rappresentano una stampella fondamentale: per 1 cuneese su 4, aimè, anche da un punto di vista economico, mentre per 1 cuneese su 2 nell'esercizio delle funzioni di vice-genitori. Dunque, si confermano anche nella nostra provincia, tassello indispensabile per garantire la "sopravvivenza" delle nuove famiglie, sempre più allargate. |