Silver is the new green. Gli americano come spesso accade hanno il dono della sintesi più efficace. E' infatti la silver economy (il mercato che guarda agli over65) il grande businness del futuro che rimpiazzerà come giro d'affari la green economy. Tante multinazionali si stanno già muovendo verso il nuovo target. La silver economony si candida a diventare la terza economia mondiale con un fatturato annuo stimato in 15mila miliardi di dollari. Prima la corsa delle multinazionali era rivolta alla conquista del mercato cinese, prima ancora all'Europa dell'Est. Ora il riferimento non è più una zona geografica ma anagrafica: i pensionati sono l'obiettivo. Gillette, Ikea, Philips, MaxMara, tante sono le realtà che stanno sviluppando prodotti (in alcuni casi già sul mercato) a misura di anziano. I motivi per i quali la silver economy è destinata a diventare il mercato di riferimento sono almeno due: primo il fatto che è destinato a diventare il target numericamente più significativo. Nel 2060 si calcola che 155 milioni di persone in Europa avranno più di 65 anni, ossia il 30% della popolazione. Secondo, vista la crisi del lavoro, i pensionati rappresentano oggi ed ancora di più in prospettiva il target con più disponibilità di spesa. In Filandia grandi ricerche e grandi investimenti si stanno facendo rispetto all'assistenza sanitaria domiciliare. Tra 40 anni si calcola che in Italia la spesa per non autosufficienti costituirà il 4% del Pil. Oggi, la spesa sanitaria nazionale costituisce il 6,3% del Pil, tanto per offrire un elemento di paragone significativo. L'assistenza a domicilio, in un contesto di popolazione sempre più vecchia, è destinato a diventare un mercato molto appetibile, ovunque in Europa, considerato che i sistemi sanitari pubblici non saranno in grado di garantire tutto a tutti. Ed allora ecco che si aprono le porte, anche in questo campo specifico, agli investimenti privati. In Italia per ora, proprio rispetto alla non-autosufficienza, in attesa di una Legge che i pensionati Cisl chiedono da almeno 10 anni, si registra un incremento di prodotti assicurativi in grado di tutelare la condizione delle persone non-autosufficienti. Il futuro, proprio rispetto a quanto appena descritto con riferimento alla condizione dei non-autosufficienti, non appare roseo. Come sistema Paese siamo indietro anni luce e come sindacati non riusciamo ad aprire un confronto serio su un tema che a breve potrebbe diventare drammatico. Servono risposte e non le solite campagne mediatiche a colpi di tweet sulle navi di disperati che cercano speranza nella nostra malandata penisola.