HANNO DIRITTO AL REDDITO DI CITTADINANZA MA LO RIFIUTANO

Cifre troppo basse e controlli troppo severi. Tra chi rifiuta il beneficio tanti furbetti spaventati dagli annunciati controlli


Dalla teoria alla pratica il salto a volte può essere pericoloso. Se ne sta accorgendo il Governo con il nuovo Reddito di Cittadinanza. Il primo punto sul quale soffermare la nostra attenzione riguarda la distanza tra gli spot e la realtà. Nell'opinione pubblica potenzialmente interessate al provvedimento si è creata l'illusione che arrivassero 780 euro al mese. Tante persone, (1 milione di domande festeggiate qualche settimana fa su scala nazionale) si sono riversate nei Caf per richiedere il sostegno. Hanno poi scoperto che la loro condizione reddituale consentiva di percepire un reddito di importo notevolmente inferiore ai celebrati 780 euro! Il 13% di chi ha fatto richiesta di reddito di cittadinanza percepisce una importo tra i 40 e i 100 euro. Un altro 8% tra i 100 ed i 200 euro. Il 7,2% percepisce, o avrebbe diritto a percepire un importo fino a 300 euro. Circa 130mila famiglie deluse dai bassi importi sono dunque intenzionate a rinunciare all'assegno. E qui veniamo al secondo punto della partita. Perchè tanti, a fronte anche dei bassi importi, rinunciano per paura dei troppi controlli previsti. Meglio continuare a lavorare in nero. Intanto, dati ufficiali Inps mostrano come in media l'importo erogato sulle card è di 520 euro al mese. Rispetto al plafond totale messo a disposizione del Governo per la misura (5,6 miliardi), si prevede, alla luce delle tante rinunce, di risparmiare circa 1 miliardo.






  
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