E' stata una manifestazione potente. Una piazza bella e colorata! Un sabato di riscatto per il movimento sindacale italiano che si è contato ed ha confermato che la base c'è ed è forte! Anche quella dei pensionati. Anche dei pensionati cuneesi della Cisl. Partiti il giorno prima in pullman dalla provincia hanno raggiunto la Capitale in serata dopo una giornata di viaggio. Nella stessa giornata anche tanti altri iscritti e dirigenti della Cisl cuneese si sono mossi alla volta di Roma. Anche in treno. Tutti là con l'obiettivo di fare sentire la propria voce, la voce di un sindacato che chiede di essere ascoltato dall'attuale Governo. Dalle 8,30 tutti in piazza della Repubblica a due passi dalla stazione Termini. Da qui un lungo corteo con in testa i segretari nazionale Landini (Cgil), Furlan (Cisl) e Barbagallo (Uil) ha raggiunto piazza San Giovanni in Laterano dove ci sono stati gli interventi di alcuni delegati (in rappresentanza del mondo del lavoro e dei pensionati) e poi dei tre segretari generali. Ha aperto, accolto da una piazza stracolma, il neo segretario generale della Cgil Maurizio Landini, animale da palcoscenico. "Non dico quanti siamo, neanche mi interessa. Ci guardino gli altri e ci contino. Siete bellissimi!". Ad Anna Maria Furlan il compito di offrire alla piazza un'intervento meno di pancia e più di merito e di dettaglio con una sintesi efficace "Al Governo dei social chiediamo di uscire dalla realtà virtuale". Poi le conclusioni di Carmelo Barbagallo della Uil. Un pò alla volta la piazza ha iniziato a svuotarsi. Bandiere, striscioni, palloncini hanno lasciato piazza San Giovanni. I cuneesi con tanti altri in direzione Colosseo. Di qui in metrò verso l'Eur dove i nostri pullman ci attendevano per il rientro. Ore 14. Salutati gli altri cuneesi che avevano programmato il loro rientro in treno, ci siamo incamminati avvolti da tanta folla, da tanti iscritti ai sindacati, nella maestosa e soleggiata Roma, con il cuore leggero e felice di chi spera davvero in un nuovo inizio. In provincia si fa ritorno verso mezzanotte, i più fortunati (i monregalesi!!!) e verso le due di notte quelli di Cuneo e dintorni. Pronti a ripartire. Facendo pesare quella piazza e quell'entusiasmo.