Su 110 capoluoghi di provincia, solo 17 hanno registrato un reddito medio pro-capite in crescita rispetto al 2008, anno nel quale è iniziata la crisi. Tra queste 17 città vi è Cuneo che con 24.085 euro di reddito medio pro-capite risulta con un saldo positivo (+0,75%) rispetto a redditi di 8 anni fa. L'analisi delle dichiarazioni dei redditi 2017 degli italiani ci offre questo spaccato decisamente interessante. Fanalino di coda nel rapporto 2008/2016 resta il Sud nel quale peraltro solo il 50% degli abitanti fa la dichiarazione dei redditi. La città capoluogo nella quale si registrano i redditi più alti è Milano (34mila euro) mentre in fondo alla classifica c'è Barletta (16mila euro) con una forbice tra vertice e fondo della classifica, decisamente significativa, di 18mila euro. Intanto altro dato interessante riguarda la pressione fiscale locale. Con il blocco delle aliquote e delle tariffe imposto dalla Legge di Bilancio 2016, la pressione della tassazione locale è diminuita. In Piemonte tra il 2015 ed il 2017 la riduzione è stata del 18,6%. Una riduzione che si è ottenuta da un lato appunto con il blocco della pressione fiscale e dall'altro con l'incremento del reddito pro-capite oltreché con l'uscita di scena della Tasi. In media una famiglia tipo piemontese (papà mamma e due figli minorenni) paga di tasse locali 1.800. Molto di più di una famiglia valdostana (1.160 euro) ma molto meno rispetto ad una famiglia campana (2.144 euro). |