Il tema è ancora una volta la mancata indicizzazione delle pensioni deciso dalla Legge Fornero approvata nel dicembre del 2011 che di fatto ha negato l'adeguamento degli importi previdenziali per il biennio 2012 e 2013 a tutte le pensioni superiori a 1.450 euro lordi al mese. Ora, dopo l'ultima sentenza della Corte Costituzionale (250/2017) che ha dato legittimità al bonus Poletti (provvedimento con il quale nell'agosto 2015 il Governo Renzi aveva in parte restituito quanto tolto dalla Fornero alle nostre pensioni), in alcuni ambienti è nata l'idea di ricorrere alla Corte di Giustizia Europea per far valere i diritti dei pensionati. I Pensionati Cisl hanno valutato con attenzione questa ipotesi se proseguire il contenzioso dinnanzi alla Corte Europea in conseguenza anche alle numerose sollecitazioni ricevute dai propri iscritti. Dopo un'attenta analisi i Pensionati Cisl ritengono che non sussistano idonee condizioni per sostenere un ricorso davanti alla Corte (qui sotto trovate il documento pdf ufficiale redatto dai Pensionati Cisl sulla vicenda). "Non ci sono le condizioni - ribadisce Rinaldo Olocco, segretario generale dei Pensionati Cisl cuneesi - per cui raccomandiamo ad ogni pensionato interessato ad adire le vie legali di valutare con attenzione i costi di un eventuale ricorso". Nella sezione gallerie-video qui a destra trovate il contributo video relativo alle dichiarazione di Olocco sul tema. |