La Corte Costituzionale ha deciso che il bonus Poletti è legittimo. La legge 109 (prima decreto legge 65/2015) non presenta profili di incostituzionalità, realizzando di fatto un bilanciamento non irragionevole tra i diritti dei pensionati e le esigenze di finanza pubblica. Ed è proprio lei, la finanza pubblica la chiave di lettura più chiara di tutta questa storia.
Numeri alla mano, se lo Stato avesse dovuto riconoscere l'intera perequazione per gli anni 2012 2013 e avesse dovuto aggiornare il montante di tutte le pensioni superiori a 3 volte il trattamento minimo avrebbe dovuto "sborsare" 25 miliardi di euro. Con il "rimedio" individuato dall'allora Governo Renzi (il bonus Poletti appunto), l'esborso è stato di 2,8 miliardi.
"C'è delusione ed amarezza - commenta il segretario generale dei Pensionati Cisl cuneesi Rinaldo Olocco - Speravamo nel riconoscimento della rivalutazione del montante. Ad oggi è bene attendere le motivazioni alla sentenza che ha dichiarato legittima la legge 109 e poi studieremo come procedere. Certo è che un nuovo meccanismo perequativo che consenta ai pensionati di recuperare il potere d'acquisto è essenziale e noi come Pensionati Cisl con determinazione proseguiremo affinché il diritto ad una corretta rivalutazione venga riconosciuto".