PENSIONATI E RIFORME: TRA FISCO E CATASTO, COME DIFENDERE LA CLASSE MEDIA?

Per stimolare la crescita, obiettivo della legge delega sul fisco, serve ridurre le tasse su stipendi e pensioni spostandole sui patrimoni (case c/c). Ma in tutta questa strategia quanto si conta di recuperare da evasione ed elusione fiscale?


C'erano il senatore cuneese Marco Perosino (anche sindaco di Priocca e per due mandati assessore provinciale al Bilancio) e Giovanni Fogliato sindaco di Bra (e per due mandati assessore al bilancio del Comune di Bra) per affrontare il complesso tema della riforma fiscale alla luce della legge delega varata dal Governo lo scorso 5 ottobre. Insieme a loro, il nostro segretario generale Matteo Galleano. Nella sala Miretti a Savigliano davanti ad una quarantina di persone si è svolto un dibattito interessante con alcuni spunti significativi e con la certezza che la strada che dovrà riformare il sistema impositivo italiano (per alcuni si tratterà di una revisione per altri di una rivoluzione) è piuttosto complicata soprattutto se vista dal punto di vista di un pensionato con un reddito medio (25/30mila euro lordi annui) qualche risparmio in banca e magari una seconda casa. Non un super-ricco ma l'identikit più chiaro di chi tra riforma del fisco (con potenziale alleggerimento dell'irpef sulle pensioni) e riforma del catasto (con forte rischio di sensibile incremento dell'Imu sulle seconde case legato alla rivalutazione delle rendite catastali) rischia di rimetterci. Sarebbe l'ennesimo colpo alla classe media. Per Perosino "ci vuole cautela. Pensare di stravolgere tutto non funziona. Ed è molto rischioso. Dei correttivi ci vogliono ma non è semplice considerando che la coperta è sempre troppo corta". Sollecitato sul tema della riforma catastale parlando di tanti cascinali di langa non accatastati o accatastati in modo improprio risponde in modo laconico: "Qui le lobby hanno un ruolo predominante". Sarebbe ora di liberarsene per garantire risorse ad un sistema che ne ha disperato bisogno. "Dai patti anti-evasione - analizza il sindaco di Bra Fogliato - potevamo avere un buona spinta nella giusta direzione. Le nostre segnalazioni come Comune di Bra sono finite nel dimenticatoio e quei patti sono stati un naufragio sul piano dei risultati concreti ottenuti". E' chiaro però che in un contesto di scarsità di risorse (al netto dei fondi pnrr che andranno restituiti) le somme recuperate da evasione ed elusione saranno essenziali. E qui si deve fare molto. "Più di condoni ed accordi tombali - conclude Galleano - serve e serviva una lavoro culturale rispetto al significato della fiscalità e perchè contribuirvi è importante. Per fare questo serve invertire la rotta. Noi contribuenti abbiamo necessità di avvertire in modo chiaro che le nostre tasse vengono correttamente spese in servizi erogati alla collettività e non buttati in tante forme assistenziali spesso oggetto, lo stiamo vedendo in questi giorni, di frodi".






  
Elenco NewsCalendario Iniziative  Inizio Paginas
Home Page